Il progetto “Black hole sun” nasce da una caratteristica peculiare della fotografia analogica in relazione con l’uso del foro stenopeico. Le fonti di luce molto forti, superata una certa esposizione, solarizzano. I toni si invertono e quello che era il sole diventa il buco nero del sole.
Da questo esperimento è nata l’esigenza di capire perché mi stavo interessando ad esplorare il tema del sole nero. Forse è un tentativo di mettere in luce parti della mia ombra. Riflettendo, ho capito che, per me, il sole nero è un simbolo di trasformazione e di rinascita. Forse è un portale verso un nuovo mondo. È anche un simbolo di un cambiamento interiore.
Sono sempre stato affascinato dal concetto di trasformazione. Credo che la vita sia un processo di continua trasformazione, e che sia importante essere aperti al cambiamento. Il sole nero rappresenta, per me, la possibilità di un cambiamento radicale, di una nuova visione del mondo, e scattare con il foro stenopeico ha conferito alle immagini un aspetto surreale e misterioso.
Il sole nero, che appare come un punto nero, crea un senso di inquietudine e di mistero. Questa inquietudine è voluta. Vorrei che le mie foto stimolassero a riflettere sul nostro posto nell’universo. È un invito a guardare oltre le apparenze, a cercare la trasformazione e la rinascita interiore.





















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