A maggio ho avuto la possibilità di seguire l’artista Roberto Ghezzi durante la posa in opera del progetto #Anadyomene progetto di residenza d’artista interdisciplinare del Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano – S.M.AR.T. Ho portato con me il foro stenopeico, pensando potesse offrire un punto di vista “altro” al progetto. Ne è uscito una sorta di racconto/reportage che, come mi suggeriva la curatrice del progetto, Erica Romano , “è molto affascinante e crea un’atmosfera atemporale intorno a un lavoro così fortemente radicato nel tempo e intimamente ‘dipendente’ dal tempo”.
Ringrazio chi mi ha dato la possibilità di usare il #forostenopeico in un contesto un po’ distante dall’uso consueto che di norma gli si riserva.
































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SMART – Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano
Anadyomene– 𝓝𝓪𝓼𝓬𝓮𝓷𝓽𝓮 𝓭𝓪𝓵𝓵’𝓪𝓬𝓺𝓾𝓪 di Roberto Ghezzi è un progetto di residenza d’artista interdisciplinare del Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano – S.M.AR.T, che comprende 9 comuni (ed il Parco Nazionale Arcipelago Toscano) dislocati su 7 isole, e finanziato dalla Regione Toscana tramite il bando dedicato ai sistemi museali 2024. Il progetto di Ghezzi, che ha fra i suoi obiettivi anche quello di valorizzare le connessioni fra il territorio ed i luoghi d’interesse storico-artistico e naturalistici che il paesaggio dell’arcipelago offre in tutta la sua ricchezza e varietà combina sapientemente lo sguardo del mito, da cui il titolo prende origine, coi linguaggi del contemporaneo, svelandosi in opere che emergeranno dalle acque salmastre e dolci dell’arcipelago attraverso un processo unico e originale nel suo genere che restituirà l’immagine altrimenti invisibile dei paesaggi subacquei. Nello specifico, le tele realizzate da Ghezzi – che portano il nome di Naturografie, neologismo da lui stesso ideato – sono create secondo un processo affinché sia la natura stessa a lasciare traccia di sé su supporti ecosostenibili collocati in ambiente naturale per lunghi periodi.
Il progetto artistico promosso da S.M.AR.T e pensato ad hoc sul lavoro dell’artista cortonese si divide in una prima fase di residenza, affidata alla Fondazione Italo Bolano ETS ed una seconda ed ultima fase, che vedrà la realizzazione di una mostra itinerante dell’intero corpus delle tele realizzate durante la residenza. La realizzazione di Anadyomene è stata infatti seguita dal comitato tecnico scientifico di S.M.AR.T, Inoltre il progetto si avvale del partenariato e del supporto di enti del terzo settore presenti sul territorio, a livello nazionale e internazionale e della preziosa collaborazione del CNR di Pisa per lo studio scientifico delle tele.


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