Ho conosciuto Sonia Berardi durante il Castiglion Fiorentino Photo Fest 2024, e ci siamo rincontrati l’anno successivo.
In quell’occasione avevo con me la mia camera stenopeica BaldaV, e le ho proposto un ritratto.
Era un periodo di cambiamenti per lei — si percepiva qualcosa di sospeso, una consapevolezza in trasformazione.
Abbiamo scattato in silenzio, lasciando che la luce facesse il resto.
Questa immagine, nata da quell’attimo condiviso, conserva per me il senso di quel momento: una quieta forza interiore che affiora, come se la luce avesse trovato un modo per raccontarla.



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